Con un conviviale incontro presso “Corte De Marchi” in via Rigobello è stato presentato al pubblico il libro di Maria Pia Sette “Cose di Case”. L’evento culturale ha ufficialmente dato il via al programma per la sagra dedicata al patrono S. Michele. La serata, con la partecipazione della “Associazione Luigi Meneghello” e le Canterine del Feo, ha riscontrato buona partecipazione di ascoltatori. L’autrice, nativa della vicina contrada Gentilata, da anni cullava l’intenzione di pubblicare un’opera su memorie e tradizioni locali.
“Con pazienza e passione – spiega Maria Pia – ho raccolto e registrato varie testimonianze degli anziani qui residenti, per poi rievocare nel testo un mondo che in parte mi vide presente da bambina; tante esperienze che ora posso condividere con i lettori”.
Il volume è costruito come un romanzo che si fonde tra fantasie e verità storiche. “Nelle 380 pagine – continua Sette – parlo di una società che nel passato, tra il susseguirsi di generazioni, mutava molto lentamente; una società che potremo definire ancora arcaica, angusta, ma densa di certezze che venivano individuate guardando all’indietro, alla tradizione”.
Tra tanti personaggi inventati si innestano quelli reali: don Antonio, Luigina Bortolotto e Pietro Mondin, intrecciando le loro azioni si giunge ad un fatto sacrilego e conclamato. L’ambientazione va dal 1945 agli anni Settanta, periodo in cui Case ebbe un ampio e travolgente sviluppo urbano, passando da borgo prettamente contadino a residenziale. Radicalmente rivoluzionato risultò il modo di vivere degli abitanti, trasformando la contrada nella realtà ricca di abitazioni che oggi notiamo.
Il ricavato delle copie vendute nell’ambito della presentazione è destinato alle offerte della chiesa locale. A chiunque fosse interessato all’acquisto del volume, l’autrice segnala di inviare richiesta via mail: 7mariapia@gmail.com
G. Dalle Fusine