Se parliamo di fotografia non possiamo che pensare a Pierluca: lui è stato la fotografia a cui dedicava ogni ora della giornata, un vero fotografo a tempo pieno, appassionato e informato su tutto ciò che succedeva e poteva essere immortalato. Ogni suo scatto era pensato, studiato, preparato con tanta pazienza. Poteva impiegare un giorno, due giorni o anche un mese pur di portare a casa l’immagine che desiderava. In ogni scatto oltre a bravura e raffinata tecnica metteva cuore e sensibilità artistica. Pierluca era affascinato dalle nuvole, dal mistero che queste custodiscono e da tutto ciò che il cielo riusciva a raccontargli. Quante ore abbiamo passato assieme a lui, io e gli amici del gruppo fotografico, ad aspettare l’alba o il tramonto e scattare, scattare ed ancora scattare, scambiandoci conoscenze e piccoli segreti, in modo da realizzare uscita dopo uscita scatti sempre più belli e poi incontrarci per rivederli assieme, analizzandoli nell’intento di migliorarci. Abbiamo sicuramente perso un grande fotografo, ma abbiamo soprattutto perso un grande amico, maestro e guida, uno sperimentatore ed innovatore, pronto a provare nuove tecniche e nuovi strumenti, pur di dare sempre alle proprie immagini un tocco di unicità. Pierluca hai lasciato un grande vuoto nei nostri cuori, ma nello stesso tempo ci hai arricchiti con tanti insegnamenti dei quali faremo buon uso, così ogni nostro scatto futuro sarà anche tuo. Guardiamo ogni tanto il cielo e se vediamo una nuvola passare o una stella brillare, un’alba affacciarsi e un tramonto andarsene pensiamo a lui, magari Pierluca è propri lì
Giorgio Girondi gruppo fotografico Malo
A PIERLUCA
La vita non è un problema da risolvere. E’ un mistero da vivere, scriveva Soren Kierkegaard.
Tu, caro Luca, te ne sei andato prematuramente ma la gioia ti ha accompagnato per tutta la vita. Eri uno spirito libero, amante della natura e della bellezza.
Le tue fotografie parlano di amore, di silenzio, di pace, di pazienza e di lunghe attese.
La montagna ormai ti conosceva, sentiva il tuo profumo. Eri tu natura.
Passavi ore, quasi immobile, sulla neve; attendevi l’arrivo di un capriolo in cerca di cibo, per immortalare i momenti più belli; oppure aspettavi l’arrivo del nuovo giorno, i primi raggi di sole, l’alba i colori…….coglievi tutte le sfumature, la bellezza dell’attimo; prima di sera partivi per assaporare il tramonto e catturare gli istanti più intimi, invisibili alla maggioranza di noi; aspettavi l’uccellino che si posasse sulle foglie innevate per osservare il suo comportamento. Eri un professionista, amavi il tuo lavoro, e possedevi un grande dono: la bellezza interiore che sapevi esprimere in modo sublime attraverso le tue immortali fotografie.
Eri amore, bellezza, gioia, un artista dai sentimenti più puri. Un impressionista della fotografia.
Mi ricordo le bellissime ore passate con te, davanti al computer, a osservare le tue numerose fotografie con l’espediente tecnico cinematografico; uno spettacolo! L’emozione mi saliva alla gola e quando ti dicevo: “ Luca, ma sei un genio! Le tue foto mi lasciano senza fiato per così tanta bellezza” Tu, istintivamente, alzavi le spalle e ridevi…….ridevi……..quanta felicità in quei momenti. La bellezza che viene dal cuore non è mai troppa. Sei stato un portatore di eleganza e di armonia, quanto bisogno avrebbe il mondo di persone come te!
Quando salirò in montagna, cercherò le vette più incontaminate, più silenziose, più vicine a Dio e lì troverò il tuo respiro.
Tua cugina Franca