Riuscire ad acchiappare il Ciaci dopo l’ultimo di Carnevale è un’impresa che può riuscire solo alla Pro Loco più contestata d’Italia, la Pro Malo. D’altronde, il Ciaci è un dipendente della Pro, quindi lo abbiamo “incantonato” nei pressi della frontiera svizzera con le Chiavi del Comune, che ha ricevuto dalle mani del Sindaco e non ha restituito…
Messer Ciaci, ma cosa fa? Scappa con le chiavi?
Ehm… ma no, no, scherza? Stavo solo pensando che magari era il caso di metterle al sicuro nei forzieri delle banche elvetiche. Sa com’è, qua il Carnevale è finito, ma io ho sempre voglia di scherzi. E poi se la Sindaca non fosse più riuscita a entrare in Comune mi chiamava per farsi ridare la chiave e io magari le strappavo un invito a cena… meglio lei di quell’altro che c’era prima…
Alla sua età? Ma lei va per i 94, è un dongiovanni impenitente!
Cosa vuole, sono anzianotto, ma mica pronto per il Nirvana. Gli anni mi pesano un pochetto, però mi mancano un po’ di marchette per la pensione, sa, e allora non posso proprio ritirarmi.
Ma lei in tutta questa polemica, ci dica la verità, da che parte sta? C’è il Presidente della Pro che dice la sua, il Comune, i commercianti, i carristi, i gruppi… tutti sanno tutto, tutti tuttologi, anzi carnevalologi. Ma lei che ne dice?
Beh, ma cosa vuole farmi dire? Vuole mettermi nei guai? Lo sa chi è il mio Capo o no? Con chi posso stare io? Vuole farmi perdere il posto! Io tengo famiglia se non lo sa, caro lei! Anzi, a dirla tutta c’avrei un figliuolo che a forza di stages e “wouchers” (si dice così?) c’ha quasi quarant’anni e magari a questo punto, quando mi ritiro io, seguirà le mie orme. Non è più un lavoro sicuro neanche questo, però vede i vantaggi, solo un mese di lavoro all’anno e undici di ferie pagate. Cioè, pagate… la mia paga veramente è zero, ma il Presidente è generoso e ha promesso di raddoppiarmela.
Ma signor Ciaci, il doppio di zero è zero! Lei è troppo diplomatico, Ciaci. Ci dica qualcosa, su! Lo sa che la folla su Facebook grida il mantra: “Zambon, dimettiti!”?
Ma quale folla? Ma sia serio! I soliti quattro o cinque leoni da tastiera che, dal momento che l’intelligenza è demodé, sparano cori da stadio credendo che qualcuno li noti. Mai visti a dare una mano per il Carnevale, quelli lì. Varia umanità virtuale che cerca un’ora di gloria. Fa bene il mio Capo a non badarli neanche e a tirare dritto.
Però il presidente dei commercianti ha dichiarato che, per salvare il Carnevale, la Pro Malo dovrebbe mollare…
E ha messo le mani avanti dicendo che loro però possono solo dare idee. Potremmo fare domanda in municipio per mettergli una cassettina per le idee in via Chiesa. E la manodopera dove la prendiamo? Vorrà dire che il Carnevale lo organizza materialmente la Madonna di Santa Libera.
Non sia sarcastico, adesso. Il Carnevale di Malo deve continuare, qualcuno deve farsi carico della tradizione.
Di sicuro qualcuno c’è e ci sarà. Quelli che credono che Zambon non voglia più i carri mascherati, non sanno nemmeno che razza di sproposito stanno tirando fuori. Il mio principale vuole rivitalizzare la tradizione, invece. Però sa come diceva il filosofo Eraclito, “Panta Rei”, tutto scorre, e la tradizione va interpretata, non portata avanti come fanno quei cani che tirano un guinzaglio senza voltarsi. Se lei ci pensa, la parola “tradizione” ha la stessa radice della parola “tradimento”. Quindi, occhio, bisogna pensarci con cautela a cosa fare in futuro.
Signor Ciaci, d’accordo, però ora riporti indietro le chiavi del paese.
Ma siete sicuri che non volete che lo amministri io, il paese? Sapete che “sganassade” ci sarebbero con me! Namasté
(intervista immaginaria a cura di Denis Zordan)