Il Centro Servizi Muzàn aggiunge, primo in ambito provinciale, un importante tassello ai servizi offerti alla cittadinanza in campo sanitario e socio-sanitario: l’Unità Riabilitativa Territoriale – URT.
Il 10 maggio, presso la Casa di Ricovero Muzàn, si è svolta la verifica da parte dei valutatori dell’Azienda Zero.
Per conto della Regione Veneto i valutatori hanno verificato la presenza dei requisiti per l’accreditamento istituzionale di 22 posti letto dell’Unità Riabilitativa Territoriale. L’esito della verifica è stato pienamente positivo, riscontrando un rispetto completo dei requisiti regionali e assegnando alla struttura un punteggio finale di 100 su 100.
L’URT è la conclusione di un percorso decennale di collaborazione con l’ULSS 7 finalizzato a supportare quelle persone e famiglie che al momento della dimissione dall’ospedale necessitino di un percorso di riabilitazione estensiva. Già da anni il Centro Servizi Muzàn fornisce prestazioni sanitarie finalizzate al recupero funzionale di persone temporaneamente non autosufficienti. Ora la professionalità e le competenze del personale infermieristico, riabilitativo e assistenziale della struttura trovano una prestigiosa formalizzazione.
L’eccellenza che contraddistingue questa struttura in ambito riabilitativo è stata raggiunta grazie ai significativi investimenti in attrezzature e apparecchiature all’avanguardia e innovative e alla constante formazione del personale anche su tematiche di alta specializzazione quali ad esempio la riabilitazione cardiovascolare e la terapia decongestionante di linfodrenaggio manuale –metodo Vodder – , che vengono poi messe a disposizione degli utenti degenti, ma anche di quelli provenienti dal territorio.
Un altro passo importante verso il miglioramento della qualità del servizio erogato dal Centro Servizi Muzàn è stata l’attivazione dal 14 maggio della diretta gestione delle risorse mediche operanti nella struttura.
Tale opportunità è stata definita dalla Regione Veneto con la DGR 1336 del 16/08/2017 e il Centro Servizi Muzàn ha voluto cogliere, anche in questo facendo da apripista, la sfida. Molti i vantaggi di questa importante scelta: in primis migliorare il rapporto tra la struttura e i familiari, garantendo un dialogo costante tra medico, utente e familiare e poi uno scambio più fluido tra le diverse figure professionali.
Questo passo rappresenta un importante investimento in termini di risorse, ma si ritiene che tale scelta avrà delle ricadute estremamente positive nella gestione del paziente. È intenzione della struttura puntare sempre di più verso la centralità della persona e non del malato, definendo progetti di cura che siano costruiti in sinergia tra tutte le figure professionali. La presenza di personale medico interno garantirà il raggiungimento di questo obiettivo.