La classica manifestazione del calcio giovanile rinviata a causa del coronavirus. Il punto sulle attività della Fondazione “La città della Speranza”
A giugno di quest’anno si sarebbe dovuta tenere la 25esima edizione, tanti quanti sono gli anni della Fondazione Città della Speranza, ma la pandemia ha scombinato i piani. Il Torneo di calcio giovanile, in memoria di Massimo Zilio e Roberto Trevisan, è stato annullato, ma la promessa è di ritrovarsi quanto prima per assaporare le sfide delle tante squadre delle categorie Pulcini, Piccoli Amici, Vecchie Glorie e Allievi.
La manifestazione, organizzata dalla Fondazione e dall’U.S. Malo, con il sostegno del Comune di Malo, avrebbe visto ancora una volta la collaborazione del Gruppo Alpini e della Pro Malo, quest’ultima impegnata a pieno titolo nella gestione dello stand gastronomico. Il Torneo infatti, reso ancor più vivace dalla tradizionale lotteria, sarebbe stato l’occasione anche per raccogliere fondi in favore della ricerca pediatrica, per far sì che tante storie di malattia possano diventare storie di guarigione e rinascita.
Un impegno che Città della Speranza persegue da 25 anni, grazie a tante realtà, privati cittadini e al fondamentale supporto del volontariato. Un sostegno che ha permesso all’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, con sede a Padova e unico nel suo genere in Europa, di conoscere uno sviluppo importante nell’ultimo triennio.
Oltre al focus sulla diagnostica avanzata di leucemie, linfomi e sarcomi per individuare il percorso terapeutico più adatto al paziente, che fa di Padova un centro di riferimento a livello nazionale, l’attività di ricerca è stata ampliata ad ambiti nuovi come la terapia genica, la medicina rigenerativa e l’ingegneria tissutale, la medicina predittiva e l’immunologia. Ciò significa poter studiare le malattie con un approccio multidisciplinare.
Sono state potenziate, inoltre, le strumentazioni per rendere ancor più competitivo il lavoro dei ricercatori. Un aspetto, questo, che rende IRP particolarmente attrattivo agli occhi dei giovani ricercatori. Sono numerose, infatti, le richieste di collaborazione che giungono da varie parti d’Italia e dall’estero. Oggi in IRP sono presenti 26 gruppi di lavoro per un totale di 200 ricercatori sui circa 350 ospitati nella cosiddetta “Torre della Ricerca”.
Città della Speranza ha fatto sentire la propria presenza anche durante l’emergenza sanitaria, sostenendo un progetto importante, coordinato dalla prof.ssa Antonella Viola, direttrice scientifica di IRP, e dal prof. Andrea Crisanti, che mira a comprendere la patogenesi dell’infezione da nuovo Coronavirus andando a studiare il comportamento del sistema immunitario nei pazienti sia pediatrici sia adulti.
Allo stesso tempo, la Fondazione ha continuato a dare slancio, con originali iniziative di raccolta fondi come “la maglietta della rinascita” e il pallone “Tuo Dream”, alla ricerca sulle patologie pediatriche, che non sono andate in quarantena a causa del Covid-19, ma hanno costretto bambini e ragazzi a seguire precauzioni ancora più stringenti.
Nel sito www.cittadellasperanza.org sono indicati i progetti attivi e tutte le modalità di donazione per sostenerli.